mercoledì 15 febbraio 2012

2012: le deportazioni esistono ancora


Leggo con sgomento una notizia riportata dal sito internet dell'associazione "Italia-Tibet": nella mattinata del 31 gennaio scorso, nei pressi di Lhasa, centinaia di pellegrini tibetani di ritorno in Tibet attraverso il Nepal, dopo che avevano partecipato all'iniziazione di Kalachakra officiata dal Dalai Lama a Bodhgaya, sono stati arrestati dalla polizia e deportati in massa verso una località sconosciuta. I pellegrini, circondati dalle forze di sicurezza, sono stati portati fino alla stazione ferroviaria della capitale tibetana e, da qui, sono stati fatti salire su un treno diretto verso una zona ignota della Cina.
Cambiano i luoghi, cambiano i protagonisti, cambia il tempo in cui tutto ciò viene commesso, ma permangono le tristi modalità e le ancora più tristi motivazioni che producono azioni di questo tipo. A chi, leggendo, non è corso il pensiero alle immagini delle deportazioni naziste? O alle altre situazioni che, purtroppo troppo spesso, hanno insaguinato varie zone del mondo, mettendo in luce il lato più debole e feroce dell'umanità?
L'eterno ritorno di cui parlava Nietzsche, eccolo qui: dal caos all'ordine fino a ritornare di nuovo al caos. Solo che in questo caso, caos significa morte. Morte fisica, di chi subisce l'intervento del "più forte" e morte dell'anima per chi è costretto ad obbedire a un comportamento imposto dall'alto. E chi tale comportamento impone, è a sua volta morto dentro. E qui, un altro eterno ritorno: il ritorno dell'odio, trasmesso di generazione in generazione.
Riusciremo mai a spezzare questa catena perversa?

4 commenti:

  1. Chi, in coscienza riesce a commettere tali gesti...
    Involucri vuoti...
    l'Anima l'han perduta lungo la via...
    persone che non hanno percezione della Vita...
    solo questo mi sento di scrivere...
    Anime...
    sereno divenire in Armonia..
    un caro saluto..
    dandelìon

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  2. Bellissimo commento, grazie mille per questo regalo.

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  3. Non solo esistono le deportazioni, ma anche i lager, che in Cina si chiamano Laogai. Sul mio blog tratto anche di questo tema, così come delle dissidenze ai regimi totalitari, odoerni e del passato.
    http:\\www.italian-samizdat.com
    Ciao, e complimenti per il tuo blog
    Dissenso

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  4. Grazie mille per il tuo commento e per la segnalazione del tuo sito che ho già provveduto ad andare a vedere. Credo questo sia un tema da approfondire e da continuare a portare allo scoperto, perchè nessuno possa dire "non sapevo".
    Grazie ancora e a presto.
    Andrea

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